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Solo chi non vuole vedere

Solo chi non vuole vedere non avverte che è in corso, da un secolo, una vera e propria aggressione armata globale allo Stato-nazione in favore di quella Cosmopoli delirata dagli spiriti più folli di ogni epoca sulla base delle fantasticherie universalistiche giudaico-cristiane.

Solo chi non vuole vedere non avverte che se lo Stato-nazione dovrà prima o poi scomparire non sarà certo perché morto di morte naturale sotto l’urto di forze impersonali o delle “ferree leggi della storia”, ma perché assassinato da ben precisi gruppi e individui.

Solo chi non vuole vedere non avverte che da mezzo secolo imperversa una guerra totale, combattuta quasi sempre non coi mezzi tradizionali (tranne che per casi come quelli iracheno, algerino, somalo, russo, serbo, afghano, libico e iraniano), ma con più sottili artifizi: liquidazione delle élite culturali e politiche; fiananziarizzazione dell’economia nazionale; sua mondializzazione attraverso l’indebitamento istigato dagli appositi e “neutri” organismi internazionali; privatizzazione come perdita del controllo su aziende strategiche e localizzazioni industriali; ipersfruttamento delle risorse locali; distruzione degli specifici ambienti naturali; imposizione di monoculture; restrizione e distruzione degli spazi economici e sociali autocentrati; sfiguramento delle nazioni attraverso lo sradicamento, mobilizzazione e invasione di decine di milioni di allogeni.

 

Tratto da “Invasione – Giudaismo e società multirazziale”, di Gianantonio Valli, ed. Effepi, Genova 2011.

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