Dicono di Noi
È tornato il Partito Nazionale Fascista? Quasi: parliamo del “Movimento fascismo e libertà”, che nei giorni scorsi ha tappezzato di manifesti alcune vie di Rubano scatenando forti polemiche.
Il fascio littorio in bella vista, numero di telefono per iscriversi e una lunga descrizione degli ideali. Non è passato inosservato, ovviamente, tanto che alcuni cittadini hanno chiesto l’applicazione della legge Scelba e la rimozione del cartelli incriminati.
Il movimento “Fascismo e libertà”
Ma non può essere fatto. Forse in pochi lo sanno, ma il “Movimento fascismo e libertà” ha ottenuto pieno riconoscimento legale. Non può essere sciolto, insomma, per “ricostituzione del Partito Nazionale Fascista”. A spiegarlo, nel loro sito, sono gli stessi responsabili che allegano anche le sentenze di assoluzione nei vari processi. In poche parole, chi volesse avere una tessera in tasca con tutti i simboli storici del Ventennio può semplicemente compilare un format online. Semplicissimo. Potrebbe farlo anche un Balilla, verrebbe da dire.
Cosa fare dopo l’iscrizione? “Se vivi in una città dove MFL-PSN ha già un nucleo di camerati che militano – si legge – raggiungili subito: presentati, inizia a vivere la comunità, impara il senso di cameratismo che è ciò che ci manda avanti tutti i giorni“. Se la sede non c’è, chiunque può aprirne una. Il movimento ha anche una rivista mensile dal titolo imperiale “Il lavoro fascista” e una televisione dedicata. Non mancano gadget nazionalisti tra cui spiccano le bandiere nere con il fascio littorio.
Sulla comparsa dei manifesti, la città di Rubano si è divisa così come già successo in altre zone d’Italia (il movimento, infatti, è a carattere nazionale). “Non è che l’affissione di tali manifesti mi abbia lasciato indifferente – ha detto il sindaco Sabrina Doni – e sentir parlare di fascismo mi irrita non poco, per quel che il fascismo ha portato a patire. Devo però prendere atto che questo è un movimento legittimo, che ha diritto al libero pensiero e alla sua manifestazione, garantitogli dalla democrazia in cui viviamo”.
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Manifesti fascisti spuntano in città, l’Anpi: rimozione immediata
Apparsi in centro i manifesti dalla segreteria nazionale Movimento Fascismo e Libertà e del Partito socialista nazionale. Grifone: “E’ un reato”
Manifesti fascisti spuntano in città, L’Anpi: rimozione immediata.
L’Anpi protesta contro i manifesti inneggianti il fascismo apparsi in centro a Chieti e firmati dalla segreteria nazionale Movimento Fascismo e Libertà e del Partito socialista nazionale. L’ invito ad aderire al MFL-PSN per realizzare una grande democrazia corporativa e ridare vitalità all putrescente sistema partitocratico italiano si legge. Tutto regolare, nessuna affissione abusiva poichè i manifesti recano il timbro dell’ Ufficio Affissioni. è In calce, tutti i recapiti per gli interessati: e-mail, fax, cellulare sia nazionali che della segreteria sud di fascismo e libertà .
Questo atto di fede su sfondo giallo non è certo passato inosservato in città dove, tra guizzi agli occhi e sorrisi compiaciuti c’è chi grida all’ apologia di reato. Questi manifesti a parlare è Aldo Mario Grifone, Presidente dell’Anpi sezione “Alfredo Grifone” – oltre ad apparire in evidente contrasto con le leggi vigenti, che vietano l’apologia del fascismo e la ricostituzione di un partito ispirato a tale funesta ideologia, è oltremodo offensivo della storia della nostra città che ha pagato un pesante tributo di sangue alla Resistenza ed alla Lotta di Liberazione dal Nazi-Fascismo. La vigilanza democratica è continua – non deve abbassare la guardia di fronte ai rigurgiti di chi cerca di approfittare, in un momento di profonda crisi economico-sociale, di rispolverare con anacronismo ed ignoranza un’ideologia sconfitta dalla Storia e definitivamente messa da parte dalla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza.
Manifesti fascisti spuntano in città , L’Anpi: rimozione immediata
dell’ Anpi teatina chiede dunque alle autorità competenti di valutare se in questi manifesti è ravvisabile ipotesi di reato e nel frattempo provvedere all’immediata rimozione degli stessi. Sindaco e amministrazione comunale, è continua Grifone – provvedano a svolgere un’ azione di controllo sull’operato dell’Agenzia affidataria della gestione delle pubbliche affissioni al fine di appurare se siano state rispettate le previste norme e procedure. L’ invito è anche alle forze politiche e sociali, affinchè prendano una netta posizione contro chi vuole riportare indietro l’orologio della storia in spregio ai valori della Resistenza.
Fonte: http://www.chietitoday.it/politica/manifesti-fascisti-anpi-rimozione.html
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2013
Elezioni amministrative 2013: liste nazi-fasciste ammesse, escluse e mascherate,
Via libera ai candidati del Movimento Fascismo e Libertà ad Alagna Lomellina (Pavia), dove si presenta anche il Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori, e a Castel Gabbiano (Cremona), dopo aver eliminato il fascio littorio e il nome del partito di Mussolini per poter concorrere. Mfl fuori invece ad Aviatico (Bergamo)
di Alessandro Madron | 12 maggio 2013
Movimento Fascismo e Libertà . Sembra un ossimoro, invece il nome di una movimento politico (fondato nel 91 dal senatore missino Giorgio Pisano’) che alle prossime elezioni amministrative si presenta con una propria lista e il proprio simbolo in alcuni piccoli comuni lombardi. Il candidati del Mfl sono stati ammessi a Castel Gabbiano (Cremona) e Alagna Lomellina (Pavia), ma sono stati esclusi ad Aviatico (Bergamo). Il comune pavese è teatro di una singolare compresenza: alla competizione elettorale parteciperà anche il Nsab-Mlns, il Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori che si richiama, nemmeno troppo velatamente, all’esperienza nazista di Adolf Hitler. Le liste del “Movimento Fascismo e Libertà avevano già fatto la loro comparsa nel variegato scenario politico italiano, l’ ultima volta è accaduto lo scorso anno a Villanova D’Asti e a Santeramo in Colle, in provincia di Bari. Anche le liste dei nazionalsocialisti, nati nel 2002, non sono una novità assoluta sullo scenario nazionale e dal 2004 ad oggi hanno piazzato addirittura sei consiglieri in altrettanti piccoli centri del nord Italia.
Alagna Lomellina è un comune che conta poco meno di mille abitanti. Tanto basta per poter presentare liste senza il bisogno di corredarle con una raccolta firme, così anche i simboli che poco hanno a che fare con la democrazia, proprio in nome dei principi democratici possono concorrere alle elezioni. Il candidato sindaco del MFL è Rino Raffaele Manfuso (sostenuto dai consiglieri Gianfranco Tesauro, Davide Ferrante, Mirko Poli, Virgilio Poli, Andrea Chessa). L’ altra lista di ultradestra, quella del Nsab-Mlns, candida Matteo Canta, coadiuvato da Fabrizio Giacosa, Enrico Verri, Marco Boghi, Alberto Pedrini, Irene Gargioni e Pierluigi Pagliughi. Il territorio non è rimasto a guardare. L’Anpi di Voghera parla di un“fatto inquietante, sottolineando che “di inquietante vi è soprattutto l’ apparente normalità (o indifferenza) con cui vengono accettate simili provocazioni‚ Anche il segretario provinciale Rifondazione Comunista Giuseppe Abba, ha stigmatizzato la situazione intervenendo pubblicamente contro le presenze neofasciste e neonaziste. Dopo di lui anche alcuni cittadini eletti del Movimento 5 Stelle sono intervenuti presentando un’ interrogazione urgente al Ministro dell’ Interno, con l’ intento di mettere un freno al fenomeno.
Se quello di Alagna Lomellina è diventato un caso, è stato invece stroncato sul nascere un caso simile ad Aviatico, comune bergamasco di 520 abitanti dove la sottocommissione elettorale circondariale di Bergamo ha escluso il candidato sindaco del Movimento Fascismo e Libertà , Mirko Poli e la sua lista (Gianfranco Tesauro, Rino Raffaele Manfuso, Katia De Ritis, Virgilio Pietro, Giovanni Poli e Pier Giorgio Basile). Nel verbale redatto dalla commissione si legge che “il diritto di associarsi in un partito politico e quello dell’ accesso alle cariche politiche trovano un limite nel divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista imposta dalla XII disposizione transitoria e finale della Costituzione e che, in tale quadro, si iscrive la disciplina che regola il procedimento elettorale e i casi che fissano i casi esclusione e di correzione dei contrassegni e delle liste elettorali.
E’ andata meglio a Gian Franco Tesauro, coordinatore regionale del “Movimento Fascismo e Libertà, che a Castel Gabbiano, comune con meno di 500 abitanti della provincia di Cremona, ha potuto presentare la propria candidatura, anche se è stato costretto a cambiare simbolo e nome della lista. Dunque, a parità di sostanza, a Castel Gabbiano ai fascisti del Mfl è bastato cambiare la forma (niente fascio littorio e via la parola fascismo dal contrassegno elettorale) per poter concorrere alle elezioni. Tre comuni, tre province, tre diverse commissioni elettorali che hanno trattato il simbolo e la lista del Movimento Fascismo e Libertà in tre modi differenti. Un’ esclusione piena, un’ ammissione senza riserve e un’ ammissione con obbligo di maquillage.
fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/tag/fascismo-e-liberta/
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BOLOGNA. MANIFESTI DI FASCISMO E LIBERTA’ IN STRADA AUTORIZZATI DAL COMUNE.
 Bologna, manifesti di Fascismo e Libertà in strada autorizzati dal Comune
Nonostante i regolari timbri dell’amministrazione, il sindaco Merola pensa di fare un esposto in Procura. “Ci intentino pure causa”, afferma Giovanni Montoro, leader del Mfl-Psn che si rifà al Ventennio, “tanto le abbiamo sempre vinte”
di David Marceddu | Bologna | 13 aprile 2012
L’ affissione di quei 50 manifesti è regolare al cento per cento. Il timbro degli uffici comunali è stato apposto senza battere ciglio. Così da alcuni giorni i fasci littori del Mfl-Psn, Movimento fascismo e libertà -Partito socialista nazionale, campeggiano ai bordi delle vie di Bologna, come testimoniato dalle foto del blog Noneggerlo. Loro, i camerati di questo movimento che invoca un ritorno al corporativismo fascista, alla repubblica presidenziale e alla socializzazione delle fabbriche (sostanzialmente le idee dell’ultimo Mussolini), cadono dalle nuvole quando sanno che ora il Comune sta pensando a fare un esposto contro di loro in procura.I timbri sono stati messi senza problemi e le cause che ci hanno intentato le abbiamo sempre vinte, spiega a ilfattoquotidiano.it il leader regionale del partito, Giovanni Montoro.
Il sindaco, Virginio Merola, nel pomeriggio, mentre sul web cominciavano a fioccare le proteste di cittadini indignati per quel simbolo affisso negli albi del comune, con una nota ha subito preso le distanze. l’ amministrazione comunale esprime il proprio dissenso nei confronti dei contenuti dei manifesti e rigetta ogni richiamo all’ ideologia fascista. Bologna è città medaglia d’ oro della Resistenza, questa nostra cultura non deve mai venire meno. Nelle prossime ore valuteremo se formulare un esposto alla procura della repubblica perchè accerti la sussistenza di ipotesi di reato riferibili al contenuto dei manifesti in questione.
Il Mfl-Psn non è nuovo alle vicende giudiziarie. Abbiamo sempre vinto le nostre battaglie in tribunale. Le denunce contro di noi spiega Montoro, sono sempre finite in assoluzioni o archiviazioni. Del resto come spiega una delle tante sentenze, i fasci riprodotti nei manifesti appesi anche a Bologna non sono i fasci littori di mussoliniana memoria, ma i fasci repubblicani. Inoltre nei loro manifesti non si parla (esplicitamente)di soppressione del pluralismo, è di sovversione. Una serie di cavilli insomma con cui il movimento, nonostante i molteplici problemi con la giustizia, se l’è sempre cavata. Ma gli espliciti riferimenti al Ventennio lasciano pochi spazi ai dubbi. “Ancora una volta nella storia d’ Italia la rinascita della Patria non puo’ che essere affidata al Fascismo si legge sul loro sito internet.
Il Movimento fascismo e libertà nasce nel 1991 dal fuoriuscito del Movimento sociale italiano, il parlamentare ferrarese Giorgio Pisano’ morto nel 1997. Il senatore, che in gioventù combattè per la Repubblica di Salo’ nelle file della Decima Mas, ebbe da subito problemi con i tribunali di tutta Italia, che gli contestavano la presunta incostituzionalità della propaganda e della stessa esistenza del movimento. Il camerata bolognese Montoro difende tuttavia la bontà del suo movimento: è “Certo che ci rifacciamo al fascismo, ma noi per esempio non siamo razzisti: per noi per esempio puo’ essere più¹ meritevole un camerata di colore che un italiano, spiega. Tuttavia, a leggere il loro sito si trova un elenco di problemi che andrebbero estirpati nella“stuprata nazione italiana: le massonerie, le mafie, l’inflazione, i lavori precari, gli scandali finanziari, le devastazioni di pacifisti, le attività degradanti dei centri sociali l’ immigrazione.
Sul fronte politico intanto il movimento si prepara alle prossime elezioni amministrative un po’ in giro per l’ Italia. In provincia di Bari, a Santeramo, la scritta Fascismo e libertà sul simbolo della lista è stata sostituita da un più anonimo Mfl che continua comunque ad affiancare il fascio. “Ma siamo in lizza anche in Piemonte e in altre parti d’ Italia assicura Montoro. Fatto sta che il caso pugliese¨ finito ancora una volta al centro di un’ interrogazione parlamentare.
Chissà forse tutta questa pubblicità in tempi di crisi potrebbe portare bene ai camerati in termini di voto, del resto loro vanno oltre i normali schieramenti: “Il Movimento Fascismo e Libertà -Partito Socialista Nazionale, vuole realizzare uno stato sganciato dalle ideologie fallite, sanguinarie e falsamente democratiche imperanti nel XX secolo. In parlamento potremmo sederci a sinistra, al centro, a destra o dove più ci piace; siamo diversi da tutti.
fonte:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/13/bologna-manifesti-fascismo-liberta-strada-autorizzati-comune/204195/
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Manifestazioni fasciste, consigliere Palmieri di Avella
scrive al Prefetto
di Bianca Bianco
AVELLA-L’ultima manifestazione si è svolta lo scorso 4 agosto. Un gazebo e dei
volantini per illustrare le attività del movimento «Fascismo e Libertà – Partito
socialista nazionale‚« nel mandamento. Quel fascio littorio sui manifesti e lo stesso
riferimento nel nome al movimento fondato da Benito Mussolini non sono andati giù al «Centrosinistra per Avella,« che già il mese scorso aveva contestato un’altra
iniziativa degli attivisti di estrema destra. Stavolta, pero’, il consigliere di minoranza
Pellegrino Palmieri ha scritto direttamente al Prefetto di Avellino Umberto Guidato
per chiedere che l’Ufficio territoriale per il Governo censuri ufficialmente le attività
nel Baianese di «Fascismo e Libertà»,
Le manifestazioni dallo scopo propagandistico,«dove si fa sfoggio di simboli del
Partito Fascista- spiega Palmieri- risultano offensive per la moralità dei luoghi in
cui esse si svolgono, creando situazioni di tensione tra i cittadini in quanto
oltraggiose dei piu¹ elementari principi costituzionali su cui si basa la vita democratica della nostra repubblica, nonchè una palese violazione delle leggi vigenti».
Il riferimento al reato di “apologia del fascismo”, previsto dalla legge Scelba e che attua la dodicesima disposizione transitoria e
fmale della nostra Carta costituzionale. Non è la prima volta che il movimento post fascista fondato nel 1991 dal senatore e
giornalista Giorgio Pisano’ incappa in denunce e polemiche; negli anni sono state decine i processi per ricostituzione del partito
fascista che si sono sempre risolti con archiviazioni e assoluzioni. E in effetti oggi «Fascimo e libertà» ha una segreteria
nazionale, un inno, un sito ufficiale, partecipa alle elezioni e, nel Baianese, ha un blog che illustra le attività nella zona. Alle
polemiche il coordinatore di Mfl Saverio Galeotalanza risponde risentito: «Finora abbiamo risposto con la politica e 1;1 dialettica-
spiega- ma abbiamo incontrato sul nostro cammino solo odio, per questo ho deciso di adire le vie legali. Il nostro è un movimento legittimo, che partecipa alle elezioni e che non rientra nei casi previsti dalla legge Scelba. Ogni iniziativa contro le sue attività si è
sempre risolta con un nulla di fatto, ed anche una sentenza del Consiglio di Stato ci dà ragione. I commenti faziosi sono
stucchevoli, fino ad oggi abbiamo replicato con lo strumento della parola, ora quereleremo». Le attività di “Fascismo e libertà ” nel
Baianese, assicura poi Galeotalanza, non cesseranno «e saranno autorizzate dalla questura, dai sindaci dei comuni e dai carabinieri
come è accaduto sino ad oggi».
fonte: http://www.ilgiornalelocale.it/archives/6034
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Lettera al Ministro Alfano
Alla cortese attenzione del Ministro dell’ Interno
On. Angelino Alfano
Roma, 8 maggio 2013
Gent.mo Ministro,
con la presente mi permetto di anticiparLe una questione delicata e grave, da me sollevata anche con un’ interrogazione parlamentare (n. 4-00384 del 7 maggio 2013, che Le allego), rispetto alla quale sarebbe necessario un Suo interessamento urgente.
In relazione alle elezioni amministrative che si terranno il 25 e 26 maggio 2013, nel Comune di Alagna Lomellina, in Provincia di Pavia, sono state ammesse due liste che fanno riferimento a partiti di chiara ed evidente ispirazione fascista:
1)Movimento Fascismo e Libertà , che presenta, quale candidato sindaco, Rino Raffaele Manfuso, il cui contrassegno elettorale è costituito dal fascio littorio di colore rosso al centro, attorniato dalle scritte “FASCISMO a sinistra e “E LIBERTA’ a destra, in colore nero;
2)“Nsab-Mlns (Nationalsozialistische arbeit bewegung-Movimento nazionalsocialista dei lavoratori), che presenta, quale candidato sindaco, Matteo Cantù¹, il cui contrassegno elettorale è costituito dall’ acronimo“NSAB mlns , scritto al centro del simbolo in colore nero, contornato sul lato sinistro dalla scritta “MOVIMENTO NAZIONALSOCIALISTA DEI LAVORATORI in colore nero.
In particolare, il MFL (Movimento Fascismo e Libertà Partito Socialista Nazionale) dichiaratamente fascista, si rifà ai concetti politici mussoliniani, richiamando in modo espresso gli ideali propugnati dalla Repubblica Sociale Italiana; si è presentato alle elezioni amministrative 2012 a Villanova D’Asti (AT) e a Santeramo in Colle (BA) dove ha aggirato il problema dell’apologia di fascismo, denominando la lista con l’acronimo “MLF che campeggiava sulla destra del simbolo, corredato da un fascio littorio. In data 8 Marzo 2013, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dei rappresentanti di un piccolo comune del chietino, Montelapiano, contro la sentenza del Tar di Pescara che aveva annullato le elezioni amministrative del 6 e 7 Maggio 2012 per l’ esclusione della lista con queste motivazioni:«Si deve concludere per la legittimità del provvedimento impugnato con cui la Commissione elettorale, facendo uso di un potere attribuito dal sistema normativo, ha disposto l’ esclusione della lista sulla scorta di un’adeguata motivazione in merito al contrasto con la disciplina costituzionale, in ragione del simbolo del movimento (il fascio), della dizione letterale (acronimo di Fascismo e Libertà ) e del richiamo ideologico al disciolto partito fascista. Il dispositivo stabilisce che il Testo unico D.P.R. 570/1960 su cui si la Commissione elettorale si deve basare per eventuali ricusazioni deve essere necessariamente integrato con il dettato costituzionale che vieta la riorganizzazione del partito fascista (XII disposizione transitoria e finale della Carta Costituzionale): pertanto la Commissione elettorale ha il potere di ricusare una lista o i simboli attraverso i quali si persegue il fine originariamente vietato dall’ordinamento giuridico».
Il “Nsab-Mlns” (Nationalsozialistische arbeit bewegung-Movimento nazionalsocialista dei lavoratori) neanche troppo velatamente si richiama al Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori – traduzione di NSDAP (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei), ovvero il partito nazista di Hitler. Nato nel 2002, sul relativo profilo Facebook, tra foto del Fuhrer e di gerarchi nazisti, riporta la missione del partito che, testuali parole, recita:
«L’obiettivo ideale ed astratto del NSAB-MLNS è la costituzione dello Stato Nazionale. Lo Stato Nazionale riunisce un Popolo sulla base del principio dell’autodeterminazione, conferendogli pari dignità e rispetto di fronte ad altri. Il Popolo dello Stato Nazionale formato per la maggioranza da individui di una stessa etnia, caratterizzati da lingua, cultura, religione ed usanze comuni, occupanti un territorio da molte generazioni e soggetti ad una stessa potesta d’impero».
Il movimento, richiamato anche sulle pagine web del sito neonazista “Stormfront” che dal novembre 2012 è oscurato, si presenta alle urne da circa dieci anni ed è¨ riuscito ad eleggere sei consiglieri tra Nosate (2004), in provincia di Milano, e la piemontese Belgirate (2006). La strategia è di creare liste in centri piccoli o piccolissimi che in alcuni casi superano di poco i cento abitanti, come accaduto nel 2006, quando si presento’ con propri candidati sindaci in nove piccoli comuni delle province di Varese, Como, Verbania e Novara, nel 2010 a Tavigliano nel biellese e nel 2012 in nei comuni Calvignano e Monticelli Pavese, entrambi in provincia di Pavia, nonchè in sei comuni del Piemonte tra Verbania ed Alessandria ( Carrosio, Trarego Viggiona, Civiasco, Casalvolone, Pomaro Monferrato e Alice Bel Colle).
Nel proprio sito web il movimento dichiara di richiamarsi alle radici della nascita del partito nazista tedesco. In essoèpubblicato il programma (in 25 punti) che prevede la fondazione di un nuovo ordine di Stato, con i cittadini divisi in tre categorie: gli“Appartenenti, gli “Aggregati al Popolo‚ e infine gli stranieri. Solo agli appartenentiè consentito il diritto di voto. Tra i compiti dello Stato come riportato nel programma- viè la difesa della razza. Al comando del nuovo Stato sarà posto, secondo il programma pubblicato, il “comandante della nazione è eletto per plebiscito su indicazione del partito.
Ritengo molto preoccupante, per il nostro sistema democratico e repubblicano, che possano presentarsi alle consultazioni elettorali, come liste legittime, movimenti di carattere fascista, cosi come definito dall’ articolo 1 della Legge Scelba (645/1952):Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista..
Le chiedo, pertanto, di intervenire con gli strumenti a disposizione del Suo Dicastero al fine di impedire che queste liste possano essere ammesse alle imminenti elezioni, anche intervenendo, qualora ne ravvisasse lÃ’opportunità , con un provvedimento amministrativo e/o legislativo urgente che preveda l’esclusione dalle consultazioni elettorali, ad ogni livello, delle liste suddette o di analoga aspirazione.
Auspicando un Suo interessamento alla vicenda e nel ringraziarLa anticipatamente per quanto potrà fare, Le porgo i saluti più¹ cordiali
On. Franco Bordo
fonte:http://www.francobordo.it/lettera-al-ministro-alfano/
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ELEZIONI A FALLO-
«Simboli fascistià» Esclusa la lista della De Ritis
FALLO. A distanza di un anno, nuova esclusione per Katia De Ritis, vicesegretario nazionale Sud Italia del Mfl-Psn (Movimento fascismo e libertà -Partito socialista nazionale): dopo il precedente di…
elezioni comunali 2013
FALLO. A distanza di un anno, nuova esclusione per Katia De Ritis, vicesegretario nazionale Sud Italia del Mfl-Psn (Movimento fascismo e libertà -Partito socialista nazionale): dopo il precedente di Montelapiano, la sottocommissione elettorale di Atessa ha escluso la lista della De Ritis anche dalla prossima elezione comunale di Fallo. Già inviato il ricorso al Tar dalla lista ricusata.
A Fallo, quindi, le liste che andranno al voto il prossimo 25 e 26 maggio sono: “Allora Fallo, candidato sindaco Alfredo Salerno, e “Fallo Bene Comune, di Luca Madonna. La lista della De Ritis, denominata Psn, è stata esclusa perchè presenta simboli che richiamano al fascismo. «Siamo alle solite», afferma il candidato sindaco escluso, «ci hanno messi da parte perchè il simbolo presentato ¨ un fascio rosso, senza sapere che si tratta del fascio repubblicano mazziniano, il cui uso, senza la scritta -fascismo- è¨ stato legittimato da una sentenza del Consiglio di Stato, prima sezione, n°173/94 del 23 febbraio 1994. Sia ben chiaro che, come per Montelapiano, dove abbiamo presentato ricorso in Cassazione, anche per Fallo intraprenderemo la nostra battaglia di legalità».
Lo scorso anno, a Montelapiano, dopo l’ esclusione della lista, la De Ritis presenta ricorso al Tar, vincendolo. Nel frattempo, pero’, ci furono le votazioni, vinte da Arturo Scopino, che poi il Tar annullo’. Contro la sentenza furono presentati tre ricorsi al Consiglio di Stato: del sindaco, della minoranza in consiglio e del prefetto. La sentenza del Tar fu annullata e Scopino rientro’, dopo un periodo di commissariamento, nelle sue piene funzioni di primo cittadino.
Matteo Del Nobile
fonte: http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2013/04/30/news/simboli-fascisti-esclusa-la-lista-della-de-ritis-1.6979716
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Avella, Galeotalanza a Palmieri: solo delle illazioni, ora mi tutelerà
Avella 17:07 | 13/08/2013
AVELLA – Caso Priebke : Saverio Galeotalanza responsabile del “Movimento “Fascismo e Libertà ” replica a Pellegrino Palmieri capogruppo del “Centrosinistra per Avella”.«Non è affatto vero che ho fatto gli auguri a Priebke. Ho poi , in base gli studi di Giurisprudenza che sto facendo che il tribunale militare non ha riconosciuto colpevole Priebke della strage delle Fosse Ardeatine. Per questioni che attengono gli aspetti riguardante l’evoluzione della guerra c’è il tribunale militare che non lo ha riconosciuto colpevole. Per il compimento dei cento anni , inoltre Priebke che doveva ricevere la visita del nipote che gli ha portato una bottiglia di champagne è stato addirittura picchiato. La sinistra ha l’abitudine di mistificare la realtà e dire cio’ che non è vero. Infatti anche nel campo della politica locale il centrosinistra si è comportato male nei confronti dell’altra opposizione pretendendo di sapere tutto e chi non non la pensa come loro viene messo da parte. Invece di tutte queste polemiche sterili attraverso i gazebo che ho allestito nelle varie piazze mi sto occupando della raccolta delle firme per un referendum sulla giustizia. Purtroppo in questa realtà non c’è alcun confronto di idee. Vengono lanciate solo invettive. Ad Avella durante un comizio non solo solo sono stato aggredito verbalmente insieme a mio padre ma anche fisicamente. Ora sono stanco di subire mi tutelero’ nelle sedi opportune. Non si puo’ tollerare oltre una situazione del genere. Ciascuno ha i suoi idoli la sinistra ha Berlinguer e Che Guevara , i miei idoli sono Giorgio Almirante , Pino Rauti e Giorgio Pisano’ ma non si pu’ arrivare ad un clima di intolleranza che non fa parte della politica ma è solo una polemica sterile basata su presupposti non veri. I cittadini di Avella e di altri comuni del mandamento non sono interessati a polemiche di questo tipo ma si attendono risposte sui problemi fondamentali del paese. Invece di parlare di questo si cominciasse a parlare di altro».
fonte:http://www.corriereirpinia.it/default.php?id=888&art_id=38731&fascismo+libert%E0+avella+prefetto+consigliere+comunale+governo+vallo+lauro+baianese+Avella+
+Palmieri+Galeotalanza
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Cronache
È tornato il partito fascista”. Polemica per il manifesto
A Rubano (Padova) comparsi i cartelli del Movimento Fascismo e Libertà. Un partito (legale) che si ispira al Ventennio e che ha ottenuto tutte assoluzioni dall’accusa di apologia