24 Marzo 2018
23 marzo 1919 – 23 marzo 2018: auguri a Fascismo e Libertà!
Il 23 marzo del 1919 Benito Mussolini fondava a Milano i Fasci di Combattimento. Le forze più vive della Nazione, col sangue ancora fresco della guerra appena combattuta, si riunivano per salvare l’Italia e l’Europa dai due più grandi mali del Novecento: il capitalismo e il comunismo.
Un salto nel buio, preludio ad una avventura sfortunata ma anche bellissima, che vedrà l’Italia tornare, per altri vent’anni, il faro del mondo che aveva guidato la civiltà mondiale per i precedenti duemila. Il resto, poi, lo sappiamo: l’alleanza con Hitler, i tradimenti, i rovesci e le sconfitte militari, e poi il disonore della sconfitta celata passando di colpo armi e bagagli dalla parte del vincitore. E dopo le leggi speciali per metterci a tacere, ragazzi di diciannove anni ammazzati in strada a colpi di chiave inglese con tanto di consiglio comunale di sinistra che si alza in piedi per festeggiare con un lungo applauso, e una valanga di odio sintetizzata, in questi ultimi mesi, dalle sempre più isteriche prese di posizione di un antifascismo livoroso e crudele senza più idee, carico solo di un odio abbietto e disumano.
Lasciateci fare gli auguri a noi stessi: siamo quelli di Fascismo e Libertà, siamo gli unici, in tutto il panorama nazionale, che non hanno mai rinnegato il Fascismo per qualche poltroncina (che pure, credeteci sulla parola, ci sono state offerte, e anche spesso). Mentre gli altri si vantano di non esser antifascisti, noi ci vantiamo di essere fascisti. Gli ultimi, i più disperati, in un mondo di rovine, a difendere l’indifendibile, quella che ancora, a distanza di quasi un secolo, è la più bella e la mediterranea delle idee.