1 Ottobre 2017
Aggressione islamica all’Esquilino: l’ennesimo caso di tragedia sfiorata e di ipocrisia massmediatica
Sono stati aggrediti con calci e pugni nel quartiere romano dell’Esquilino, mentre passeggiavano mano nella mano. La loro colpa? Essersi scambiati delle effusioni davanti ad una moschea, tra l’altro abusiva, in quanto era stata chiusa diversi mesi prima.
È successo qualche giorno fa, precisamente nella notte tra domenica e lunedì, ad una coppia di cittadini romani, che in seguito all’incontro ravvicinato con un immigrato malese, frequentatore della moschea, sono stati costretti a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. L’episodio sarebbe potuto finire ben più tragicamente se non fosse intervenuta una pattuglia delle forze dell’ordine, che transitava da quelle parti per un normale controllo.
In questo episodio di cronaca c’è tutto il fallimento dell’immigrazione selvaggia che in questo Paese è stata non solo permessa, ma addirittura incoraggiata e fomentata, per anni e anni: una moschea abusiva che non sarebbe dovuta essere aperta e che invece svolgeva normalmente la sua attività, sotto gli occhi di tutti; un cittadino straniero che non riconosce alcuna legge e alcuna tradizione della Nazione che lo ospita (in Italia, fortunatamente, non siamo a Ryiad, e baciarsi per strada è permesso) ma, viceversa, pretende di imporre la propria; la mancata copertura mediatica della notizia, che sarebbe stata di ben diverso tenore se, ipotizziamo, si fosse trattato di un immigrato aggredito da un italiano (abbiamo visto come nel caso di Fermo, giusto per fare un esempio, un mafioso nigeriano che voleva massacrare un nostro connazionale sia diventato una vittima, e la vera vittima, Amedeo Mancini, sia stato criminalizzato per mesi su tutti i mass media, con tanto di Boldrini che piagnucolava in TV contro il ritorno del pericoloso razzismo).
L’ennesimo esempio di tragedia sfiorata e di doppiopesismo mediatico, che fa si che quando una notizia permette di propagandare l’immagine del “povero immigrato” viene riproposta incessantemente e in tutte le salse, e quando invece riguarda le prepotenze dei fancazzisti invasori viene coperta.